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«Tesoro nazionale vivente», così in Giappone si definiscono i maestri dell’arte, Kazuo Ohno, giunto ai 103 anni, è mancato nell’estate 2010. Ha legato il suo nome alla tecnica di danza contemporanea nata dalla generazione del disastro atomico e nota come Butoh o «danza delle tenebre», della quale viene ritenuto il creatore insieme al coreografo/performer Tatsumi Hjiikata (1928 – 1986) con cui nel 1959 Ohno presentò in scena lo spettacolo “Kinjiki”, ritenuto scandaloso all’epoca, tratto da “Colori proibiti”,del grande scrittore Yukio Mishima. Continua a leggere →
DEIWO significa “emettere luce”: è la radice indoeuropea e l’origine del termine “divinità”. Alessandro Giampaoli (classe 1972) pone al centro di questo suo delicato e insieme forte lavoro, l’Uomo e la sua atavica aspirazione ad una perfezione “superiore”, intesa come ricerca e prova dell’Assoluto. Pensiamo, nell’Arte barocca, alla splendida rappresentazione fisica della Luce che ne ha dato il grande Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nel gruppo scultoreo dell’Estasi di Santa Teresa d’Avila (1647-52) per la Cappella Cornaro, in Roma: un fascio di raggi in bronzo dorato scende sul gruppo scultoreo, illuminato da una fonte di luce che agisce dall’alto, Continua a leggere →
“A volte le persone sono per noi come uno specchio che ci definisce e ci dice come siamo fatti”
(Wong Kar-Way)
Cos’è dunque l’identità? Quella complessa rete di relazioni sociali ed emozionali che ci lega alla gente e alla società, secondo riconosciuti linguaggi e schemi vissuti? O quel bisogno di avere un “altro da sé” che ci delinea e ci conferma di esistere, nel mondo?
I NEED YOU, “HO BISOGNO DI TE” è una bellissima frase. Piena d’amore. Indica una necessità, dice che senza l’altro non possiamo completarci o completare qualcosa che dobbiamo portare a termine. Continua a leggere →