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Il corpo, ancora. Rieccoci, a distanza di un anno, alle prese con questo terminus ad quem della famigerata diade mente/corpo su cui la letteratura filosofica ha contribuito alla fortuna critica del pensiero occidentale. Intorno alle potenzialità teoretiche dell’altra parrocchia, nella fattispecie la speculazione orientale, si potrebbero versare fiumi d’inchiostro – o meglio, visti i tempi moderni, paginate di fogli Word -, non foss’altro perché i natali del pensiero occidentale stanno proprio dalla parte geograficamente e culturalmente opposta. Continua a leggere →
Inizieremo con l’affrontare lo statuto epistemologico dell’opera d’arte. Successivamente prenderemo in considerazione l’altro corno del dilemma, il corpo. E vedremo come l’uno e l’altro siano concetti surdeterminati e in divenire, secondo una logica dell’erranza che li attraversa entrambi in costante mutamento.
Un abbrivio così dirompente per il suo ingresso in medias res – e al contempo senza mediazioni! – può di primo acchito fuorviare dall’argomento del contendere: stiamo parlando d’arte visiva e chiamare in causa lo statuto della conoscenza fa pensare piuttosto a un contesto intimamente connesso con l’impresa scientifica e con l’accertamento delle verità nel mondo là fuori. Continua a leggere →